Juventus, il monito di Giovanni Cobolli Gigli su possibile cessione
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“Diceva lo stesso…”: la Juventus trema per il suo futuro

Giovanni Cobolli Gigli saluta con la mano

Il retroscena e il timore sul futuro: la Juventus in bilico in relazione alla possibile cessione. Parla l’ex numero uno Giovanni Cobolli Gigli.

Tanti rumors e indiscrezioni in questi ultimi giorni in merito alla possibile cessione della Juventus. Al netto della smentita di Exor, nella figura di John Elkann, non tutti sembrano essere rimasti convinti dalla versione del noto imprenditore. In particolare, l’ex presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli che ha detto la sua a Radio 1 Rai durante ‘Radio Anch’io Sport’.

Juventus, logo
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Juventus: tra presente e futuro, parla Giovanni Cobolli Gigli

L’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, è intervenuto in Radio su Radio Rai 1 durante ‘Radio Anch’io Sport’ per commentare le ultime vicende legate al club bianconero. In particolare al videmessaggio con cui John Elkann ha rifiutato l’offerta di Tether per acquisire il club al 100%. “Ho ascoltato le parole di John Elkann. Se potessi fare un po’ di ironia, vorrei sapere se queste parole sono state dette col cuore o col gobbo”, ha detto. “eggeva mentre parlava e questo non depone molto a favore della sua convinzione di quello che ha detto”, ha aggiunto ancora l’ex numero uno.

Ad ogni modo Gigli ha spiegato che secondo lui, adesso, Elkann abbia messo “per ora, un punto fermo a quello che può essere il tentativo di nuovi soci di entrare nella Juventus. Questa mi sembra una cosa positiva. Dopodiché bisogna costruire. La Juve ha una cda appena nominato che non deve essere assente come quelli precedenti […]”.

Il monito sul futuro bianconero e le parole passate

Facendo, però, ancora riferimento all’ipotesi cessione del club, Cobolli Gigli ha spiegato: “Due mesi fa ha fatto delle dichiarazioni su Gedi (Elkann ndr) e poi sono volate via con il vento dell’inverno. Prendiamo atto delle sue parole. Sono un po’ meno convinto della solidità della Juventus, a questo punto vediamo cosa succede. Si possono avere dei dubbi su quanto sia secco questo no di John Elkann, era secco anche quello per Gedi e poi le cose sono andate diversamente. Se società e squadra cominciano a essere di nuovo competitive sul campo italiano e internazionale, la situazione può tornare saldamente nelle mani degli azionisti, che desiderano mantenere la partecipazione”.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2025 11:32

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